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RINCHIUSI NEL LIMBO

Nel cuore di Manila si trova una cruda testimonianza delle sfide legate al crimine urbano e alla giustizia. Tra le mura di una prigione sovraffollata, il ritmo quotidiano è fatto di claustrofobia e tensione.
Qui, 194 detenuti, per lo più affiliati alla famigerata gang Sputnik, sono stipati in celle progettate per ospitarne solo una frazione.
Ogni angolo riecheggia dei sussurri di colpe passate e del peso palpabile dell’incertezza. L’aria è satura di odori di sudore, disperazione e del sottile sentore di un conflitto in fermento.
In questo ambiente spietato, sopravvivere non è garantito; si conquista con alleanze, forza e, spesso, semplice fortuna. In questi spazi angusti, il concetto stesso di privacy diventa un lusso che pochi possono permettersi.
I letti, se così si possono chiamare, sono sottili strisce di pavimento freddo e duro. Nei corner poco illuminati, i sussurri raccontano speranze e resilienza, mentre un nuovo arrivato si fa tatuare l’astronave, simbolo della gang.
Molti sono stati arrestati durante il brutale picco della guerra alla droga di Duterte, iniziata nel 2016 e durata diversi anni tra blitz continui, scontri letali e guerre tra bande. Fuori, le immagini mostrano bambini scalzi e senza sguardo, orfani di padri uccisi o incarcerati, e famiglie costrette a vivere tra tombe nei cimiteri sovraffollati.
Per questi 194 individui, la vita quotidiana è una lotta contro i limiti fisici e l’usura mentale imposta dalle circostanze. Le file per cibo e acqua sembrano non finire mai, come se il tempo stesso rallentasse in quell’aria soffocante.
Eppure, tra la disperazione, brillano scintille di resistenza. I detenuti si uniscono, creando comunità improvvisate tra sbarre e muri di cemento. Trovano conforto in storie condivise e momenti di riso fugace, dimenticando per un attimo la durezza della realtà.
Ma il peso del sovraffollamento non svanisce mai. Rimane come una nuvola scura, sospesa sopra ogni giorno che passa. Le voci di 194 anime gridano giustizia, riforma, una possibilità di redenzione in un sistema che sembra averle dimenticate nel caos delle strade affollate di Manila.

Copyright © 2025 Mauro De Bettio

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